Nonostante la sua aura leggendaria, la Factory non rappresentava la stessa terra di libertà ed emancipazione per tutti quelli che la frequentavano. Andy Warhol la dominava, ne era il padre-padrone incontrastato. Le donne restavano ai margini: una a una passarono dall’adorazione per il loro “creatore” alla consapevolezza di essere state sfruttate.
Isabelle Collin Dufresne, artista conosciuta come Ultra Violet, per decenni va in cerca delle sopravvissute. Il rimorso per la tragica fine di Edie Sedgwick la tormenta: a lei, bellissima e fragile, inseparabile doppio androgino di Warhol, non è rimasta altra scelta che togliersi la vita, nell’indifferenza totale di quella che considerava la sua vera famiglia.
Ultra Violet, voce narrante del romanzo, prova a ricostruire quella che sembra la chiave del mistero: l’ultimo film con Edie intitolato The Andy Warhol Story, con un set trasformato in un ring e il girato misteriosamente sparito dalla Factory. Cosa rivelava Edie di cosiÌ compromettente da dover essere distrutto? Per capirlo occorre ripercorrere le indagini di Ultra Violet, che raccontano un’altra versione della Factory e della controcultura newyorkese: quella di Edie e delle altre ragazze, bollate per decenni come pazze e assassine, la cui voce è stata cancellata.
Con un lungo lavoro di documentazione, nato dalle interviste a John Giorno, ex compagno di Warhol, Nadia Busato restituisce l’atmosfera elettrica della Factory e le sue ombre. Dopo aver riportato alla luce la storia di Evelyn McHale con Non sarò mai la brava moglie di nessuno, l’autrice torna nella New York del secolo scorso e regala alla letteratura un’importante figura femminile dimenticata.
Nadia Busato, Factory Girl
SEM ed., 2022, pp. 300
disponibile libro e ebook
Ogno, un paesino come tanti nella pianura Padana, stretto tra i campi, le rotonde, i centri commerciali e i capannoni industriali che costellano il nord Italia. Sulla provinciale che attraversa il paese si affaccia Hair&Beauty, il parrucchiere gestito da Ric, quarantenne gay, dove lavorano Maicol e Barbie, una bella ragazza senza alcun talento che sogna di entrare nel mondo dorato dello spettacolo. Nel frattempo Barbie cambia partner al ritmo dei vestiti che sfoggia, convinta che prima o poi qualcuno o qualcosa la porterà a Milano, verso la celebrità.
Ma la vita di provincia sembra voler stroncare i suoi sogni ostinati e sciocchi. Nel paesino dove abita con la famiglia l’esistenza è regolata dalle consuetudini e dagli inviolabili principi della rispettabilità a tutti i costi. Un paesino dove tutto è tollerato purché non porti alcun cambiamento.
Una notte l’apparente tranquillità di Ogno viene interrotta da un incendio devastante. Com’è stato possibile che in un’isola di sicurezza e benessere sia successo un evento così inatteso?
La chiave del mistero è racchiusa nei ricordi dell’unica testimone: Barbie, la giovane e ingenua protagonista con la testa piena di sogni. Sarà proprio lei, al risveglio dal coma, a svelare i segreti nascosti dietro al moralismo di una piccola realtà dove gli uomini lavorano e si fanno la guerra, mentre le donne li sposano e li sopportano.
Un intreccio di storie ispirate a un fatto di cronaca reale, una tragicommedia in cui si sorride delle miserie di una comunità retrograda. Una ballata di malamore e ordinaria violenza, con una protagonista colpevole di aver creduto di potersene andare dal paese e da un destino infelice, senza che fosse un uomo a portarla via, contando solo su se stessa.
Nadia Busato, Padania Blues
SEM ed., 2020, pp. 272
disponibile libro e ebook
La mattina del primo maggio 1947 una giovane e attraente impiegata sale fino alla terrazza panoramica all’ottantaseiesimo piano dell’Empire State Building, il grattacielo simbolo di New York, e si lancia nel vuoto. La fotografia del suo cadavere, miracolosamente intatto e bellissimo, scattata da un giovane fotografo sconosciuto subito dopo lo schianto, diventa una delle immagini più celebri e potenti mai pubblicate da LIFE Magazine. Quella ragazza si chiamava Evelyn McHale.
La sua è una storia affascinante e misteriosa, come e forse più di un romanzo. Dopo anni di ricerche e interviste, Nadia Busato ha scritto un romanzo ispirato a Evelyn partendo proprio dalla celeberrima fotografia che ha suggestionato, anche grazie al lavoro di Andy Warhol, la moda e l’arte delle avanguardie pop.
Nadia Busato, Non sarò mai la brava moglie di nessuno
SEM ed., 2018, pp. 256
disponibile libro, ebook e audiolibro
Tutto ha inizio in un autogrill. Della Bauli, per la precisione. Lui è ingegnere, nel corpo e nello spirito. Lei decide che è giunto il momento, e di fronte alla prospettiva di un futuro accanto alle sue collezioni di velieri in bottiglia e puzzle 3D, lo fa accostare, scende dalla moto, e lo molla. Single per scelta, comincia ad incontrare, fuori e dentro al letto, una lunga serie di esemplari di maschio contemporaneo. E decide di rendere pubblica questa sua sconvolgente inchiesta. Un’inchiesta sul campo, molto sul campo. Scopre che gli uomini non sono complicati, e che ogni loro azione può essere ricondotta alla combinazione di sei semplici posizioni: fame, sonno, felice, triste, cacca, sesso. E con raro talento antropologico li cataloga, battezzando fra gli altri l’uomo Guru e l’ometto Kinder. La pirotecnica inchiesta, fra vibratori etnici e partner cyber-imbranati, raggiunge una conclusione epocale, in sorprendente accordo con alcune recenti ricerche scientifiche: ai maschi fra i 25 e i 35 anni, sostanzialmente quella tal cosa non piace più.
Se non ti piace dillo. Il sesso ai tempi dell’happy hour
Mondadori , 2008, 223 p.
Per innamorarsi bastano 8 secondi, parola di scienziati. Quando un uomo incontra una donna che non conosce, se la guarda per più di 4 secondi vuol dire che prova interesse per lei. Se poi lo sguardo supera gli 8,2 secondi allora potrebbe essere amore a prima vista. Arianna è un’antropologa dello stile, nadiolinda un’esperta di dinamiche relazionali. Dal loro incontro nasce questo “manuale per cacciatrici metropolitane”, ovvero la prima guida che spiega come lo stile influenza l’amore. Un libro pratico e divertente per donne alla ricerca dell’uomo ideale, da conquistare a suon di stiletti e lingerie, con una pianificazione strategica degna del miglior risiko modaiolo (senza dimenticare una buona dose di ironia). Poco importa che una donna persegua l’obiettivo del matrimonio a tutti i costi o ami collezionare flirt poco impegnativi… qui troverà le regole e i consigli per ottenere un primo appuntamento e partire con il piede giusto, meglio ancora se con paio di Manolos! Dimmi con chi esci e ti dirò che stile avere. Parafrasando una celebre massima e adattandola alle relazioni da happy hour, veloci, immediate, talvolta persino frenetiche, il libro raccoglie 25 categorie di uomini tipici delle nostre città: dal vigoropatico all’etero-perplesso, dall’uomo double-face al mammone negazionista, dall’irremovibile anticonformista fino all’uomo da matrimonio.
Obiettivo: maschio! Il primo manuale per cacciatrici metropolitane
Nadia Busato, Arianna Chieli – Dalai Editore, 2010, 173 p.
Sarà proprio vero che l’amore è un sentimento tenero e dolce? Basta raccontarci favole! L’amore è un accalappia-cuori, un dispettoso aguzzino che fa soffrire e piangere, ma soprattutto una serie infinita di piccole e grandi bugie… Quelle che lui ti racconta e a cui tu vuoi credere, quelle che le amiche ti raccontano e da cui ti lasci convincere, quelle che tu racconti a te stessa. E se fosse invece arrivato il momento di affrontare la cruda realtà? Ti ha mollata? L’hai chiamato cento volte e non ti ha mai richiamato? Sta con un’altra? Lascia perdere, apri gli occhi, guardati intorno. Sfogliando pagina dopo pagina, forse troverai la strada per smettere di mentire a te stessa e uscire dalla trappola delle illusioni amorose. Senza la pretesa di voler smascherare ogni innamorato bugiardo, questo libro raccoglie le più diffuse bugie sull’amore, i compromessi che abbiamo voluto accettare, e i tanti piccoli e grandi inganni in cui tutti, almeno una volta, siamo caduti…
101 bugie che ci raccontiamo in amore e sull’amore
Newton Compton, 2011, 191 p.
Cosa provano le donne quando si parla di maternità lontano dagli stereotipi? Come sono seguite, curate, consigliate le donne quando si tratta della propria salute e di quella dei figli? Quali sono i sostegni e gli incentivi reali per la genitorialità? Esistono paesi da cui possiamo imparare? Ci sono modi nuovi di pensare le donne, la loro salute, il loro ruolo nella società, nel lavoro e nella famiglia? Questi i temi affrontati senza ipocrisia e con un linguaggio molto diretto dalle autrici de LA PESSIMA MADRE. Prendendo spunto dalla propria esperienza diretta o da quella di donne vicine, le autrici affrontano temi importanti come la legittima assenza del desiderio di maternità, la frustrazione dell’aborto chirurgico, la sensazione di essere abbandonate nella gestione della famiglia, la difficoltà a trovare nelle strutture sociali e sanitarie sostegno e cure mediche efficaci. Emerge sullo sfondo la sensazione sempre più netta che sia in atto una vera e propria guerra alle donne, da cui è possibile difendersi solo prendendone coscienza e reclamando il pieno diritto a decidere di noi stesse. L’intero ricavato delle vendite è stato devoluto all’Associazione Casa delle Donne Onlus di Brescia.
La pessima Madre di Nadiolinda, Arianna Chieli, Irene Panighetti Ghidinelli, Stefania Balotelli, Sara Balsamo – ph.: Rinaldo Capra – Ed. Clanto, 2010 pp. 160 – Realizzato in collaborazione con l’Ufficio a Milano del Parlamento Europeo e col patrocinio del Comune di Brescia
Nina ha trentotto anni e lavora per un magazine internazionale firmando interviste esclusive dal mondo del cinema. La sua agenda si snoda tra le maggiori kermesse del mondo, dove di giorno è impegnata nella ricerca di scoop bollenti su astri nascenti, mentre la notte si ritrova ospite nei letti di amanti a cui è legata da un affetto intimo e da uno scambio erotico fondato sul gioco e sulla complicità. Gli uomini di Nina ruotano quasi tutti intorno al mondo dello spettacolo e dell’arte, al limite tra ingegno e potere: registi, musicisti, attori, mercanti d’arte. Da loro non cerca nulla, se non il piacere di stare insieme e di ripetere, ogni volta, il rituale nuovo dell’intimità carnale. Ma nella sua vita da donna indipendente e realizzata, dove tutto – soprattutto gli uomini – è sotto controllo, irrompe l’imprevisto: una passione travolgente per un uomo impossibile da amare. Tutto inizia alla Biennale del Cinema di Venezia, dove conosce Rosso, un giovane attore dal fascino inspiegabile. Dopo un primo incontro professionale, la tensione tra i due cresce, fino a esplodere in un rendez-vous travolgente. L’incontro con Rosso cambia tutto. Nel circo del cinema, di festival in festival, i due amanti si sfideranno, si corteggeranno, si ameranno follemente, in un gioco che è una lotta di potere in cui è difficile stabilire chi sia il vero vincitore.
Nadia Busato, Gioca con me
Ultra novel, LIT ed., 2017, pp. 236
disponibile libro e ebook