Stiamo facendo un bel casino con #quellavoltache. E voi state leggendo un sacco di titoli su “la fine del maschio”. Tranquilli: quel maschio qui dovrebbe finire da decenni; Read More
Posts tagged Facebook
la generazione dei corpi tiepidi
l’Huffington Post ha pubblicato nei giorni scorsi un bellissimo post di Krysti Wilkinson, che oltre a essere una donna intelligente, ha la mia stessa fatale dipendenza: il gelato. il post ha Read More
perché io e elena ferrante non possiamo stare su facebook
Mettiamo che siete lì, in spiaggia, e vi state ciucciando un Calippo. Oppure siete al bar e vi scappa l’occhio su un pacchetto di BigBabol. O magari è una sera noiosa di fine estate e decidete Read More
Se ti lascio ti cancello
Grazia mi commissionò non molto tempo fa una breve guida per le lettrici, da usare nel caso di fine di un grande amore ai tempi dei social network.
io l’ho scritta; voi fatene quello che volete. io ve lo dico, petò: prima o poi, può tornare utile.
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C’era una volta lo scatolone: era quello anonimo, che montavi con grande determinazione per infilarci la sua felpa preferita, le lettere che ti aveva scritto, i dischi che ascoltavate, i libri che ti aveva prestato e quelli regalati con dedica romantica, la sua coperta preferita, la sua tazza, perfino il suo spazzolino e il fondo del barattolo di nutella avanzato dopo la vostra ultima colazione insieme. La fine di una storia d’amore è una separazione in due tempi: prima dal partner, poi dalle cose in comune. Almeno per un po’, almeno finché il dolore non è stato metabolizzato e si è pronti per andare avanti e conservare solo bei ricordi. Questo fino all’avvento dei social network. La rete oggi non è solo il luogo dove molte coppie si incontrano (la stima è ormai di oltre una coppia su tre) ma è anche la piazza virtuale in cui l’amore viene reso pubblico. Il web gronda di spremute di cuore degli innamorati, che producono fiumi di romanticissime foto, di messaggi, video, canzoni, articoli, post, tweet poetici e feed mielosi che la rete conserva e propaga potenzialmente all’infinito. È Facebook il social network più romantico: pubblicare foto con “tag” (una sorta di didascalia che associa altre persone alla nostra foto) del partner, infatti, esprime complicità e vicinanza e contribuisce a farci sentire legati, come spiega lo psicologo Christopher Carpenter della Western Illinois University. E se oltre 23,2 milioni di italiani hanno un profilo Facebook e di questi quasi 16,5 milioni lo usano abitualmente (dati Duepuntozero Research dal rapporto 2013 “Italia 2.0”) è lecito chiederci: cosa succede nel virtuale quando nella vita reale l’amore finisce?
Scaricati da un’app. Gli psicologi Steve Whittaker e Corina Sas dell’University of California di Santa Cruz hanno coordinato un’indagine per capire cosa succede alla vita virtuale di una coppia che scoppia. Lo studio si intitola Design for Forgetting: Disposing of Digital Possessions after a Breakup (trad. Progettare la separazione Read More