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di meritocrazia e altre minchiate del genere

avevo scritto un lungo post arrabbiato stamattina. oggi ce l’ho con chi predica di meritocrazia, valorizzazione dei giovani e più potere alle donne e poi difende ipocritamente status gerontofili. è perché ieri ho mandato in quel lontano paese di sodimiti il direttore di una rivista locale che applica, nel provincialmente piccolo, quello che molti direttori fanno anche in grandi realtà:

  • è bravo solo lui. ovvero: gli altri esistono solo per essere disprezzati
  • fa lavorare giovani sottopagandoli e costringendoli a umilianti arringhe da incompetente su… nulla
  • pensa che le donne siano un contorno superfluo alla figa che non avrà mai
  • pubblica una rivista inutile e banale solo ed esclusivamente per agganci politici di gente della sua stessa classe: gerontofili sessantenni di una qualche cricca solidale

non ho indagato se l’unico assunto in redazione sia suo figlio o un parente diretto o un parente del finanziatore più diretto. ma non faccio fatica a crederlo. comunque, avevo scritto un lungo commento, ma faccia-libro l’ha cancellato aggiornando la pagina. poco male. mi è dispiaciuto un po’ spedire lo sfigatone sull’isola dei gerontopornofili. ma solo perché l’ho fatto per mezzo di una segretaria santa che si è trovata a dover cercare di lavorare con lui per chissà quale sventura nella vita.

così, colgo l’occasione per consigliarvi di nuovo la lettura del lucidissimo pamphlet pubblicato da Marsilio NON E’ UN PAESE PER GIOVANI. che voi facciate politica, lavoriate in qualunque settore pubblico o privato, siate nel mondo della comunicazione o dei media, conoscerete molto bene le dinamiche di cui ho scritto, ovvero l’annuncio a gran voce parallelo al tradimento sistematico della sacra triade: giovani, meritocrazia, donne.

e siccome oggi mi sento stronza stronza stronza stronza in modo assurdo, ho deciso di fare richiesta al PD per sapere se posso iscrivermi. ho saputo che ci sono dei criteri di accesso e vorrei conoscerli. magari bisogna saper fare la spaccata. magari posso ripescare le mie conoscenze del solfeggio. oppure forse devo imparare a starnutire con gli occhi aperti.
appena mi rispondono, ve lo dico. promesso!

PS: gli articoli e le proposte che ho fatto al direttore testa di rapa non vanno persi. un po’ sono già in pubblicazione in altre redazioni dove i fatti interessano per quello che sono e non per il secchiellino di saliva che possono raccogliere da spalmare sul culo giusto. e quelli più divertenti ho già iniziato a riservarli al blog, dove chi legge lo fa per scelta precisa e può anche dirmi che gli fa schifo, se gli va. e almeno sul web, anche se è pieno di imbecilli, non ci sono capi.