Attack ships on fire off the shoulder of Orion
I watched C-Beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gate
And now, all those moments will be lost
in time
like tears
in the rain.
Time to die
a chi rinuncia a fare qualcosa perché qualcuno gli ha detto che è troppo difficile non posso che dire: spesso è solo questione di culo! prima ci si butta in mezzo, poi si può dire di avercela fatta o meno.
così, sabato scorso sono salpata alla volta del lido di venezia. la colchide era una poltrona per la proiezione della prima mondiale di blade runner, nell’ultima versione del regista.
sulla mostra del cinema mi avevano detto di tutto. che gli unici biglietti che avrei trovato sarebbero stati per proiezioni a orari improponibil, tipo le tre di notte, film in cinese sottotitolati in afgano, che non sarei mai riuscita a prendere una motonave di rientro prima dell’alba, che le sale erano carnai, che sarei stata in piedi a mendicare un posto, che le star arrivano a venezia una settimana prima del festival e che non si vede nessuno, che in cambio di un biglietto avrei dovuto lasciare giù un rene e che, dunque, se ero in compagnia, avrei dovuto lasciare entrambi i reni e sarei morta.
la mia mostra del cinema è stata fantastica. sono stata al palacinema dopo pranzo e ho trovato i biglietti che volevo semplicemente chiedendo a una cassiera gentilissima, il pomeriggio sono stata a venezia, la sera mi sono inghingherata, ho cenato a punta sabbioni, ho preso la motonave con il cielo che si scuriva, sono arrivata in sala grande, ho visto l’arrivo di ridley scott, daryl hannah, james olmos e rutger hauer e ho potuto trarre le mie conclusioni da comare che qui riporto per dovere di pettegolezzo:
– ridley scott ha una moglie bellissima;
– daryl hannah è invecchiata spaventosamente e le casca tutto tranne il silicone, così abbondante da essere ormai senza appigli e renderla un informe donnone rifatto;
– quest’anno le donne belle ed eleganti si vestono come i ferrero rocher, con baby doll metallizzati e scarpe luccicose e schiene nude;
– rutger hauer è un figo imponente;
– claudia gerini (tra il pubblico) è bellissima;
– federico zampaglione (idem, come sopra) è sempre più tamarro.
la presenza in sala del regista ha aggiunto emozione all’emozione. il film è molto più crudo e violento e angosciante. in generale, riflettevo su due cose:
1. ridley scott ha dovuto aspettare venticinque anni per pubblicare la SUA versione del SUO film. è vero che questo è quello che dice lui (come quando due litigano e, se li senti separati, hanno ognuno piena ragione). ma, comunque, venticinque anni non sono pochi e questo dimostra che, di fronte all’editore e al produttore, un autore non conta un cazzo.
2. la mostra del cinema è un bell’evento e vale la pena di farci un giro. sicuramente, ho avuto un po’ di fortuna. ma sono anche convinta che a volte basta non avere aspettative esagerate, non essere sempre troppo sulla difensiva e, cosa da non sottovalutare, condividere le esperienze con qualcuno che se la prende con calma e preferisce sdrammatizzare che farsi il sangue amaro.