cestini della spazzatura… ma con i tacchi!

no, perché dobbiamo parlarne. quando l’ho letto sono rimasta allibita: miss suora, il primo concorso virtuale per la suora più bella d’italia. c’è perfino il regolamento: devi essere ordinata, avere tra i 18 e i 40 anni ed essere topa. si vota via web alla casella personale del prete che ha avuto la brillante idea, in attesa del sito con le fotografie delle poveracce.

che meraviglia!
ecco come si fa a farsi venire un’idea del genere e poi definirla sui media nazionali ‘innocente, in buona fede, ironica’: bisogna pensare che la promozione del clero non sia diversa da quella dei pneumatici. inoltre, bisogna avere un desiderio tutt’altro che spirituale per le donne e giudicarle con un occhio da macellaio. poi bisogna fregarsene di tutte le lotte che da anni agitano le fila dell’altra parte del clero, quella che si vede ogni volta negare ogni possibilità di carriera. e infine bisogna avere il senso del mercanteggiare il corpo, svilendo una vocazione spirituale e riportandola volgarmente al corpo che la contiene.
insomma: le suore come veline o vallette. di cui forse arbore -ma non ne sono sicura- ebbe a suo tempo a dire che ‘hanno la stessa funzione del cestino della spazzatura’, perché non sono professioniste, ma solo belle ragazze che portano la busta al conduttore, aspettano e poi la riportano indietro rotta. non donne in carriera e consapevoli della propria bellezza, ma dei semplici cestini coi tacchi.

tutto questo a pochi giorni dalla vergognosa dichiarazione di Alemanno ‘se l’è cercata’ detta a proposito della turista olandese violentata mentre se ne stava accampata con una tenda. la sua colpa è stata di intestardirsi a fare un viaggio ecologico per l’italia inospitale e militarizzata, cercando un angolo di verde per dormire, prima e dopo aver visitato roma, magari senza per forza dover pagare tutti i soldi che ti chiede anche l’albergo più putrido in questa stagione.

nessuna di queste due cose è inammissibile.
d’altronde, nel giro di un’estate, il clima è cambiato.
non in senso metereologico, naturalmente.
è cresciuta l’onda di intolleranza verso i gay, molestati, picchiati, sfollati, marchiati come diversi; ci si permettono iniziative pubbliche di umiliazione delle donne anche nella chiesa; un sindaco può dichiarare che una donna violentata se l’è cercata e rimanere al suo posto sorridente.