– oh.
– eh.
– ma tu sei per la vita o contro la vita?
– eh, che domanda difficile. non si potrebbe mica averci prima almeno una tazza di caffè?
– poche storie. walter ha detto che la politica e lo stato non devono interessarsi a queste questioni. quindi, come al solito, tocca occuparcene noi.
– senti, ma quanto prende il walter per dire che non deve occuparsi di queste cose? non potremmo fargli almeno pulire il cesso, così fa qualcosa?
– mah, magari sì. domani ha detto che non va a votare. dunque ha la mattina libera. direi che può tranquillamente pulire i vetri e magari iniziare pure a stirare il bucato della settimana.
– non fargli stirare le camice, che la destra la liscia benissimo, ma la sinistra la stropiccia tutta.
– azz, c’hai ragione. che incapace. manco buono a stirare… e tutti quei soldi… non mi ci far pensare…
– è uscita la graduatoria sul Sole24Ore per gli stipendi delle colf. non è ora di adeguarlo alla categoria più bassa? non sa fare nulla, non sa fare.
– dai, lo sai che tiene famiglia. e poi se gli dici che non sa fare niente, piange.
– senti, però ancora non mi hai risposto. ma tu sei per la vita o contro la vita?
– dipende.
– da che?
– bhè, dipende.
– ma sì. da che?
– dal tasso d’interesse.
– …
– e dalla maxi rata finale. quella è sempre una fregatura. ma ho sentito dire che se dico che sono per la vita, tremonti mi dà gli ecoincentivi per farmi rottamare prima.
– … vabbé, dai. sentiamo il walter: domattina che non è in aula andiamo in giro a fighe, che è meglio.