prima bisogna guardare questo filmato. poi possiamo capirci.
la mattina io mi sveglio e ascolto radio24. stamattina trattano statistiche sull’istruzione e si dice che le donne italiane sono mediamente più brillanti negli studi: finiscono prima con voti più alti. cresce il tasso di occupazione femminile, ma le donne italiane continuano – in media – ad essere pagato tra il 50 e l’80% in meno dei loro colleghi maschi.
la cosa mi fa ovviamente girare le palle, ma girano nella media a cui girano da un po’. insomma: non ne sono sorpresa.
poi mi chiama un’amica e mi racconta che la sua ultima relazione non va benissimo. non fanno sesso. il motivo è che lui vuol stare comodo – sai, non c’ho mica più l’età per le scopate in auto… e poi si sporca, è nuova.
così, siccome lui abita coi suoi, aspettano che lei abbia la casa libera dai coinquilini, perché oltre a voler stare comodo, lui se c’è gente in giro si inibisce. e poi, quando alla fine riescono e fanno sesso, comunque lui non ci mette grande passione perché, dice, le cose programmate poi non le sente naturali e allora un po’ non ci mette troppo del suo, ecco.
la prima cosa che dico alla mia socia è che il tizio è una palla colossale. se proprio non sei presa con la testa, mollalo e scappa il prima possibile.
poi faccio una piccola statistica.
a parità di anni, conosco un sacco di donne che vivono da sole, molte di più degli uomini. e non ho mai letto da nessuna parte che gli affitti siano dal 50 all’80% meno cari per le inquiline che per gli inquilini. poi penso che questa cosa ogni tanto la chiedo, agli uomini che vogliono venire a scopare nel mio letto, ad esempio. e la storia è sempre la stessa: ho appena cambiato la macchina, io ho bisogno di spazi grandi, sto mettendo via i soldi, ho progetti di lavoro, e poi…ma lo sai quanto costa un affitto??
…ogni volta che mi si dice questa cosa mi stupisco, resto allibita. è come se un vegetariano dicesse a uno che gli sta seduto di fronte e si sta mangiando un filetto ai ferri – Oh, ma tu lo sai che sapore ha la carne??
di solito, la prima cosa che mi succede è che li mando a fare in culo. magari a casa di qualcun altra. e almeno mi risparmio il nervoso di dover essere sempre quella che ragiona per due e che non ha bisogno delle statistiche per capire che qui c’è qualcosa che non va, che le bugie uno se le può anche raccontare ma non si può aspettare che siano gli altri a credergli, che ogni conquista personale si paga, che uno che non sa fare sacrifici è davvero un poveraccio e che, alla fine di tutto, l’unica cosa che i numeri non dicono è che il VERO problema sta da un’altra parte.