pare che io sia la sola a essere in città in questi giorni. mi sa che la crisi ce l’ho solo io.
e allora ripesco questo pezzo apparso su Grazia nel 2008 con il titolo La rivincita delle vitellone!
buona lettura, ovunque voi siate.
Nei giorni scorsi mi è capitato tra le mani un sondaggio sulla vacanza preferita dai single milanesi e romani. L’indagine chiedeva agli intervistati cosa cercano in estate: avventure di una notte, amore per la vita o qualsiasi altra cosa non riguardi i sentimenti. Il risultato è quanto mai sorprendente. Non solo i single italiani in vacanza paiono completamente disinteressati alle storielle consumate tra ombrelloni e beach party, ma addirittura il paese si spacca in due: i romani a inseguire il vero amore e i milanesi in immersione nella cultura. Insomma, un vero e proprio federalismo vacanziero, senza più quel gusto della conquista facile, del mordi e fuggi, della botta e via in scivolata sull’olio di cocco. Divisi tra l’irresistibile tentazione della monogamia e la voglia di imitare Indiana Jones, gli italiani paiono aver dimenticato la meraviglia dei flirt estivi consumati sulla spiaggia con la sabbia che ti si infila negli slip a tradimento, la magia dei baci al tramonto, la trasgressione animalesca nelle calette nascoste. Insomma: tutto quello che trasforma una semplice vacanza in una vacanza da raccontare agli amici. E ben venga se, insieme al sesso ci stanno un po’ di emozioni. In vacanza si è tutti più belli, più rilassati, più tranquilli. La carne al sole, i bikini –ini –ini, le nudità intraviste, fanno salire la temperatura e avvicinare i corpi. A volte capita di intravedere anche un sentimento sotto all’ammasso dei bicipiti scolpiti e tatuati; ed è un attimo ritrovarsi a fantasticare di poter replicare sempre quella sensazione, di riportarsela in città insieme alle conchiglie, di metterla sotto vetro e conservarla per il difficile inverno cittadino e solitario.
…davvero la vacanza da vitelloni è ormai passata di moda? No, io non ci credo. Secondo me, è solo una momentanea perdita di bussola. La separazione dalla spiaggia e dagli addominali del vicino di ombrellone sono una frustrazione che, nel tempo, può portare ad essere delusi. E anche a fare dichiarazioni insensate del tipo ‘cerco il vero amore e la vera cultura’. No, dai, non scherziamo. Le vacanze 2008 dei single italiani saranno diverse. Saranno nuove, frizzanti, avventurose. Saranno incredibili, imprevedibili, indescrivibili. E soprattutto saranno calde, bollenti e molto, molto, molto eccitanti. Il vero segreto di una vacanza sex oriented è l’organizzazione preventiva. Se sei single, etero e hai solo poche settimane di vacanza all’anno non puoi permetterti il lusso di stare con le mani in mano. Tre sono gli strumenti fondamentali: una mappa, un computer in rete e …un amico gay. In fatto di rimorchio mirato, i gay sono sempre un passo avanti a tutti. Mentre noi sprovvedute etero neofite viaggiamo con la Lonely Planet (la guida utilissima per molte informazioni, ma che non serve a nulla quando sei in missione-botta-e-via), loro si affidano a Spartacus, detta non a caso la bibbia: ne trovi una in ogni città, con dritte sui luoghi d’incontro, i divertimenti, i locali, i consigli, le tendenze e, ogni tanto, preservativi inclusi. Ma già prima di arrivare nelle località di vacanza, i gay si sono preparati in chat. Il loro motto è: ‘chi ben chatta è già a metà dell’opera’. La tecnologia è fondamentale per stringere i tempi, ottimizzare il corteggiamento on-line e poi concludere dal vivo nei giorni di soggiorno. Dunque, ragazze, diamoci dentro! L’estate sta iniziando, la vacanza è alle porte, e le vitellone sono tornate. Poche smancerie e basta coi sospiri. Chiudete il giornale, mettetevi on-line e non dimenticate il motto di questa vacanza: vado dove nessuno mi conosce… e faccio danni.
©Grazia, 2008 – Il sesso ai tempi dell’happy hour