grazie silvio!

la cosa migliore che ha fatto per me berlusconi da quando è in politica è che mi ha permesso di inserirmi con competenza in molti dibattiti. per la prima volta, nella mia vita, ho la sensazione di capirci davvero qualcosa.
ed è così, giuro.
fare politica in modo berlusconiano non è difficile.
basta avere presente alcune semplici norme.

regola 1: la politica è come una partita di calcio. destra e sinistra sono solo due squadre, ma poi il gioco è lo stesso, le regole sono poche (e si possono ridiscutere ab aeternum in moviola), lo scopo comune a tutti i giocatori che siccome prendono una quantità folle di soldi se ne fregano comunque di come andrà la partita. i cittadini devono solo scegliere per chi tifare; a loro non spetta nessun altro ruolo se non quello di pubblico passivo. e pagante.

regola 2: se i soldi non sono miei, posso farci quello che voglio. così, ad esempio, con i soldi dati alla libia per non si è capito bene cosa, i libici si sono comprati unicredit che si è comprata la mia banca che adesso sta comprando i tremonti-bond ma forse li passa in austria. è bello. è come un domino in cui non sai mai dove cadono le tessere ma sai che cadono in ogni direzione e, sostanzialmente, un po’ alla cazzo.

regola 3: il senso della vita è racchiuso in due parole: shopping & fucking. questo a qualunque costo. sull’uso indiscriminato e la svalutazione della figa secondo il premier, sorvolerò. mi limiterò a dire che, per avvalorare l’idea che l’economia italiana sta bene e che, dunque, possiamo indebitarci ancora, ogni volta che si muove o incontra qualcuno promette soldi e stringe accordi con gran sorrisi. lo ha fatto con alitalia, che ha svenduto combinando un macello in cui nessuno capisce più niente. però secondo lui ‘è salva’. da chi e da cosa non si è capito. lo ha fatto ieri con la francia in cui -mi pare- ha raggiunto il massimo della creatività. ovvero: siccome non si investe da anni nella ricerca i nostri tecnici sono emigrati all’estero. allora ieri berlusconi ha comprato il know-how dei tecnici francesi (che sono italiani) sul nucleare per costruire delle fantomatiche centrali che quando saranno pronte saranno già vecchie. i tecnici francesi (che sono italiani) infatti utilizzeranno i nostri soldi per accelerare le ricerche sui reattori di quarta generazione che dovrebbero ridurre quasi a zero la produzione di scorie e che saranno destinati alla francia.
e comunque, rimane il problema dei soldi: chi paga per la costruzione delle centrali?
e la seconda grande domanda: ma ci servono davvero o si poteva investire nelle energie rinnovabili, pulite e meno costose? ecco, qui arriva la prossima regola che è…

regola 4: l’unica filosofia che si può applicare in politica è quella dell’uomo del bar. così, la risposta al nucleare è: ma tanto ci sono le centrali vicino ai confini! giusto, non fa una piega. è come dire che se io abito vicino a una porcilaia posso anche evitare di pulirmi il culo quando cago perché tanto puzzo di merda lo stesso. preciso.

regola 5: esiste un’italia sana (milano con il nord intorno) e un’italia spazzatura. della seconda è sufficiente non parlare. della prima si può dire che va sempre tutto bene.

regola 6: la gente è stufa di cose serie. in politica ci vuole creatività, fantasia e tanta tanta tanta simpatia.

regola 7: i veri valori di un uomo sono: la volgarità, il bullismo, l’amoralità, l’ignoranza e il malgusto. se hai questi, allora puoi fare i soldi. se hai i soldi, allora puoi fare davvero quello che ti pare.

regola 8: la dittatura è un concetto relativo e il dispotismo è solo un fraintedimento della monarchia illuminata. per dirla alla celentano, la democrazia è lenta, il premierato assoluto nella versione iosonoioevoinonsieteuncazz

o è rock.

regola 9: quando la violenza non è più controllabile nei posti chiusi, basta liberare i serragli e mandare in giro per le strade in divisa i più violenti e molesti. ogni altro tipo di intervento a monte è inutilmente dispendioso e impopolare.

regola 10: come per il marketing, anche in politica non contano i contenuti bensì l’immagine e il nome. ovvero: le parole sono solo parole.

e infine la regola di tutte le regole: in verità, in verità vi dico che se andate in chiesa tutte le domeniche e fate la comunione, potete fare davvero tutto quello che vi pare e sarete comunque persone rispettabili.