ho cominciato a usare un nuovo contraccettivo, un anellino di ormoni che si infila e si lascia lì per tre settimane. non male, devo dire, comodo anche.
stasera l’ho tolto, come mi ero appuntata sul frigorifero.
ne ho tolto uno e ne metto uno nuovo tra una settimana.
e mentre chiudo la pattumiera penso: Caspita! Sono già passate tre settimane.
io non ce l’ho mai la concezione del tempo. non porto orologi, in casa mia non ci sono i calendari. non so mai che giorno è né che ora è. cioè, se mi serve so come saperlo con esattezza. ma è che non ci penso.
solo gli anticoncezionali, ognuno a modo suo, mi costringono a misurarmi col tempo.
caspita: sono passate già tre settimane.
la persona a cui ho detto che ho tolto l’anello mi ha detto al telefono: Caspita! Sono già passate tre settimane.
e allora mi sono resa conto che sono volate.
la cosa non mi è affatto dispiaciuta. mi piace quando il tempo mi vola via. il tempo buttato, quello che è precipitato, mi pare quello migliore perché qualcosa di più importante, di più bello, gli ha tolto peso.