Negli anni ’90, il premio nobel Amartya Sen ha lanciato un allarme: il mondo stava cancellando generazioni intere di donne. In vent’anni, l’eccidio di genere ha portato alla sparizione di circa cento milioni di donne che non sono mai nate o, se l’hanno fatto, sono state uccise.
O lasciate morire.
In ogni parte del mondo, le donne muoiono ogni giorno in modi diversi.
A volte molto violenti, altre solo più lenti.
Di questo sacrificio collettivo sento l’urgenza di raccontare al più presto.
Perché qualcosa si risvegli, fosse anche un senso di solidarietà e di appartenenza.
Prima che diventi sopravvivenza.