E’ morto un papà

quando ero piccola piccola è morto il mio nonno giuseppe.

io ho solo un vago ricordo che non so spiegare, ma mi ricordo bene i suoi baffi a contatto con la guancia.

io ero una pupetta di neanche tre anni e non potevo capire cosa significasse perdere una persona cara. a quel tempo, non sapevo soffrire.
per me, semplicemente, il nonno non c’era più. e così ho chiesto dove fosse.
la mia mamma mi ha detto che era andato sulle nuvole. io sono rimasta un po’ perplessa, ma al momento la spiegazione mi era bastata.
anche il giorno dopo c’era il sole. e anche quello dopo. il terzo giorno, ho cominciato a piangere. piangevo col cuore a pezzi, inconsolabile, i singhiozzi mi causavano nausee e il moccio mi imbrattava senza tregua la maglia e la punta delle scarpe. nessuno poteva calmarmi.
e alla fine, esausta, ho confessato: piangevo per cercare di convincere il sole ad andarsene perché, se c’era il sole, non c’erano le nuvole e allora il nonno non aveva dove stare. e magari cadeva per terra e si faceva male.

c’è un momento nella vita in cui smettiamo di essere immortali e dobbiamo affrontare la nostra unica, vera compagna di vita: la nostra stessa fine.
sabato notte passeggiavamo vicini vicini per le vie di trastevere. e mentre arrivava l’alba su roma, se n’è andato il papà di un amico di quelli buoni.
se n’è andato all’alba, come se ne vanno tutti quelli che muoiono: smettendo di respirare.
avviene tutto così in silenzio che, anche se eri preparato, non lo sei mai del tutto.
il papà che è morto domenica mattina era molto ammalato e, come succede quando si è molto amati, era ammalato insieme alla sua famiglia, per mesi.
e domenica è finito tutto.

ora arriva una nuova parte difficile ed è qui che arriva il sostegno degli altri, degli amici più vicini e di quelli più lontani, come me.
al mio amico buono e generoso non posso che augurare che i ricordi belli si accumulino in fretta e che l’assenza del suo eroe di sempre si trasformi rapidamente in un senso di gratitudine e di perenne presenza.
scrive fernando pessoa:

La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.

La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.