parliamone, di queste ronde.
no, perché qui ogni tanto si fanno i proclami e pare che tutto andrà a posto. cos’è che scriveva vespa?? ah, si: il cavaliere cambia davvero le cose perchè lui vuole. amen.
…sticazzi.
l’estate in cui pianto l’ingegnere fissato con lo squadrismo da moto che gira in divisa per le strade coi suoi amichetti bulli e col cazzo moscio, mi salta in mente di fare la volontaria. cerco un po’ in rete, vado all’informagiovani e mi capita sott’occhio una’ssociazione che sta a palau, in sardegna. mi dico che è una figata. così li contatto per fare da sostegno a una ragazzina su una sedia a rotelle. devo farle compagnia, portarla al mare, farle il bagno insieme a un’assistente di ruolo sul posto.
quando arrivo, scopro la realtà: questa associazione è nata perché quelli che ci sono dentro hanno litigato con quelli che c’erano già sul posto. così, hanno fondato un’associazione, fanno sevizio con l’ambulanza e hanno una divisa con un logo tutto loro. peccato che non sappiano fare pronto soccorso e il primo giorno che sono lì un ragazzo che ha un incidente d’auto viene soccorso male e muore nel trasporto. dopo di che, siccome sono donna, mi dicono che devo fare le pulizie della sede. per me non sarebbe nemmeno un problema, se le facessimo tutti. e invece scopro che le altre due ragazze che ci sono fanno non so bene cosa con il responsabile e sono esonerate da tutti i turni anche perché passano le loro serate a fotografare vip al billionaire.
così litigo, li accuso di essere dei delinquenti, minaccio denunce e vengo allontanata. protesto e dico che la ragazzina che sono lì per assistere ha bisogno di aiuto per andare al mare e che questo la rende molto felice.
mi si risponde che a nessuno frega niente della ragazzina perché a loro piace l’ambulanza. pare che con la divisa addosso si rimorchino molte più fighe; nessuna di queste handicappate.
quindi, il senso della storia è questo:
ogni cretino che non ha un posto nel mondo sogna di avere una divisa addosso. una divisa ti dà, di fatto, un’identità e un potere. ma non fa di te una persona migliore. a chi crede ancora nell’integrità delle forse dell’ordine, invito a visitare un forum a caso delle forze di polizia, per leggere i commenti.
altra piccola considerazione:
dopo la liberazione, con l’arrivo dei soldati americani, nel sud italia sono nati un sacco di bambini del color del cioccolato. lo racconta una popolarissima Tammurriata Nera napoletana, che forse in molti conosceranno. certo: qualche mamma era consenziente e innamorata.
quanto a me, quello che mi rende sicura nel tornare a casa è il saluto del proprietario della kebaberia che veglia gentilmente sulla mia incolumità, non certo qualche stronzetto armato di manganello con accesso al mio indirizzo di casa e ai miei dati personali.