bisogna avere le tette per prenderlo nel culo

ieri sera ho fatto la mia prima vera ospitata.

al TRAP di brescia, alle ore 23, avrei dovuto leggere un capitolo ben preciso del mio libro, presentata dal fido nico. si trattava del capitolo "l’omosdrucciolo" in cui io racconto una specie di crisi esistenziale durante un torneo di pallavolo gay a cui faccio fotografie. e ieri sera, per l’appunto, si teneva al trap la serata conclusiva del torneo con le premiazioni.
cerco di essere lì prima, ma sono con amici, facciamo cena, chiacchieriamo e scopriamo come sempre a brescia che la viabilità ottimale è un concetto assolutamente arbitrario e relativo. mentre sono in tangenziale, intrappolata tra snodi mai visti e mai immaginati, mi chiamano dal TRAP: "dove sei? ti hanno annunciato mezzora fa".
io: "ma non era dopo le 23? sono le dieci e mezza".
"si, ma hanno cambiato i programmi all’ultimo".
così, succede che faccio la mia prima vera ospitata: arrivo di corsa, mi precipito sul palco, saluto tutti, faccio i complimenti, leggo venti righe e poi lascio il posto alle premiazioni. e, già che siamo lì, mi godo la sfilata di manzi e di tori incredibilmente fisicati, belli, seminudi, ballerini e festaioli. l’unica abbuffata di carne fresca che non nuoce alla linea e non appesantisce il fegato!
ed ecco un paio di testimonianze:

io e il fighissimo nico                                  insieme al presentatore della serata