io la penso facile


quando i democratici hanno presentato i loro candidati, mi sono sentita in colpa. ho pensato: ma guarda un po’. questi puntano tutto sulla novità e ti fanno scegliere: o il nero o la donna. come sono americani…

poi mi sono sentita in colpa, perché tutto il mondo ha analizzato e riveduto tutta la campagna delle primarie sotto molti aspetti importantissimi, come l’esperienza, la credibilità, il programma, la distribuzione dell’elettorato sul territorio, i background dei singoli candidati, il loro charme, la squadra scelta e l’abbinamento degli accessori durante le convention che spostava, inesorabilmente, l’ago della bilancia preferenziale.


poi ha vinto obama e nella striscia "otto e mezzo" su La7 erano tutti d’accordo: tra il nero e la donna, gli americani hanno comunque preferito lui perché è uomo. mi è venuto da pensare che la politica, in fondo, è una cosa molto semplice perché la maggior parte della persone la pensano ancora più semplice di me.

le primarie USA mi hanno molto appassionato perché pensavo che fosse possibile, in qualche parte del mondo, che una donna non bella e non troppo simpatica ma sicuramente in gamba potesse diventare presidente. che la gente desse fiducia a una donna, per una volta. e invece non è successo neanche lì. il sogno americano è una sòla.e anche questo lo sapevo già.