in questi giorni mi è ricapitato tra le mani la celebre biografia di Rocco Siffredi pubblicata da Mondadori (la trovate qui). se non l’avete mai letta, natale è il momento giusto per regalarla e regalarvela. vi assicuro che sarà una lettura sorprendente.
e siccome è domenica, siamo sotto le feste e sto esagerando coi dolci (se non ti lecchi le dita, è natale solo a metà!) mi sono ricordata di un pezzo scritto per Grazia, pubblicato nell’autunno 2011 e che parlava proprio di Rocco; e delle feste.
buona lettura e buon appetito!

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In una recente intervista rilasciata a Flair, Rocco Siffredi ha raccontato di fare sesso con la moglie, la bellissima Rosa Caracciolo, in media almeno una volta al giorno. Non c’è niente di male, certo. Però mi sono messa a fare due conti. Rocco Siffredi e Rózsa Tassi (il vero nome di sua moglie, con un passato da miss Ungheria ed ex collega) sono sposati dal 1993, cioè da quasi vent’anni. In più, considerando che lui viaggia molto, la media di un rapporto al giorno deve risultare dalla somma di giorni in cui la lontananza gli impedisce di fare sesso ad altri dove recuperano alacremente il tempo perduto. Se è vero quello che ha dichiarato Rocco, lui e la moglie hanno avuto finora non meno di 6570 rapporti. Una cifra considerevole su cui rifletto da giorni. Non è il numero che mi stupisce. No, in tutto questo sono shockata …da lei. Ma come fa?! A detta delle sue partner, Rocco è un amante impegnativo. Per calzarlo alla perfezione, ti deve stare bene una taglia XXXL. Non so voi, ma nella mia vita (erotica) ho sempre cercato partner che mi “calzassero” con una certa comodità. Io non sono una donna con un fisico particolarmente importante. Non sono molto snodata e, anche se cerco di frequentare la palestra con regolarità, ho muscoli allenati ma non da atleta. Quindi, la mia taglia abituale, anche di uomo, è una M. Al più, in qualche occasione fortunata, mi sono imbattuta in qualche L. Ma più in là di così non mi sono mai avventurata. Anzi: vi confesso che in un paio di occasioni, quando ho avuto il sospetto che sotto sotto ci fosse qualcosa di più vicino alla XL che non alla L, ho accampato una scusa e mi sono defilata. Ci sono cose, nel mondo degli uomini, che intimoriscono anche me. Il fatto è che mi è sempre piaciuta la qualità e il confort; e credo occorrano due cose perché il sesso funzioni davvero bene. La prima possiamo chiamarla “compatibilità”. Il suo valore copre molti aspetti, quasi tutti di carattere pratico: la corporatura, il carattere, lo stile amatorio e anche la certezza che il nostro fodero in vera pelle (passatemi la metafora) possa contenere perfettamente quello che gli stiamo chiedendo di contenere. La seconda, invece, ha a che fare con l’abitudine ed è quello che davvero mi stupisce nella coppia Rocco-Rosa. Ci sono cose che non si possono avere tutti i giorni. Come la diplomatica affogata nella panna montata. O il tacco 18. O le lasagne al burro. O il derby allo stadio. O quello che vi da il senso della domenica, della vacanza, dell’ora o mai più. Se è tutti i giorni, non è più festa. Più o meno, credo sia lo stesso quando parliamo di partner sessuali. Il fatto è che esistono dei “peni feriali” e dei “peni da festa”, quelli che vanno bene tutti i giorni e quelli che ti puoi permettere una volta ogni tanto, per uno sfizio, per un po’ di svago o anche solo perché il destino te li ha fatti incontrare; e per questo lo ringrazierai per il resto della vita. Insomma: Rocco non è per tutte, amiche mie. Ma io non sono Rosa. E forse è questo il suo segreto, visto e considerato che, tra tutte le cose che vanno bene solo la domenica, il sesso è forse l’unica che più si fa bene più ci fa belle!

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