quello che davvero vorrei in regalo per il mio compleanno, la cosa che davvero se ci penso sul serio -e ci penso ogni volta che posso pensare, va detto- è qualcuno che riempia la mia vita di letteratura. non è necessario che lo faccia per un sentimento, nemmeno per un desiderio reale o comunque destinato a divenire tale. non è neanche necessario che sia un uomo; o quanto meno, non è necessario che io lo sappia. non mi interessa. non dobbiamo innamorarci; ed è molto meglio se stiamo attenti a evitarlo. non mi interessa riconoscere il confine tra sincerità e invenzione. i canali per raggiungermi sono tanti, dalla cassetta della posta al telefono. e in questo viaggio, realtà e grammatica possono anche andare a farsi più di un giro. prometto di leggere, di rispondere, di aiutare le parole a prendersi molte più libertà di quello che ci è umanamente concesso. e se tutto diventa un po’ imperfetto è anche meglio. l’unica cosa che vorrei davvero sono fiumi di parole nelle mie giornate. qualcuno che mi scriva, quello che vuole. purché sia un romanzo a due voci inedito e segreto. non ho richieste sul contenuto, nemmeno sui registri, o gli stili. non mi importa che siano sintetici o prolissi, musicali o musicati, in rima o stridenti. per il mio compleanno quello che più voglio sono molte parole. parole belle e preziose come perle da farmici una collana e mettermela al collo quando esco nel mondo; un gioiello di cui chiunque, incontrandomi, possa notare la rarità e la luminosità. voglio parole che tutti vedano senza poterle leggere. le voglio dedicate e splendenti e le voglio solo per me.
ma.
se non potete esaudire il mio desiderio, se non siete voi quella persona, se non conoscete nessuno che possa farlo, una buona crema idratante da giorno per pelli miste o una bicicletta decente meglio se usata con un bel cestino capiente andranno benissimo lo stesso.