oh ooh o-ooooh.

fa di nuovo scalpore in questi giorni la notizia che anche agli uomini capita di fingere l’orgasmo. anch’io ne fui sorpresa – di più: sconvolta – alla prima pubblicazione, due anni fa. e ne feci un’inchiesta per Grazia.
alla ricerca dell’orgasmo perduto, ho setacciato la rete per scoprire quello che gli uomini non dicono. tra i siti più interessanti vi segnalo:

  • datingadvice.com, dov’è stata pubblicata la ricerca che ha dato spunto all’inchiesta e che si intitola “1 in 4 Men Say They Have Faked an Orgasm”
  • pnas.org, la rivista da cui sono tratti esempi di maschi che in natura muoiono a causa del sesso
  • odiami.it, dove sono elencati alcuni tipi di orgasmo maschile da poter fingere
  • kate-book.com, che riporta programmi di allenamento maschile dei muscoli di Kegel
  • thefrisky.com, tra le cui pagine si nascondono i forum contenenti inconfessabili segreti tra uomini
  • dr-zucconi.it, il blog dello psicoterapeuta Paolo Zucconi che ho intervistato per questa inchiesta

e qui di seguito ecco cos’ho scoperto sugli uomini che fingono a letto. godetevi la lettura!

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Almeno un uomo su quattro ha finto almeno un orgasmo durante almeno un rapporto sessuale all’interno di almeno una storia. Quando ho letto la notizia, lo confesso, mi sono molto sorpresa: ero vittima anch’io del luogo comune che vuole solo noi donne campionesse indiscusse di bugie nel sesso. Eppure, quando ne ho parlato con gli uomini, a voce oppure tramite la rete, la risposta è stata ancora più sorprendente: l’hanno fatto tutti. Quindi a differenza del sondaggio che il sito americano DatingAdvice.com ha condotto su un campione di oltre mille uomini adulti stabilendo che almeno il 22% di loro finge letto, il mio campione pari a un numero imprecisato di maschi italiani sessualmente attivi mi dice che il 100% di loro fingono. E che lo trovano una cosa normale. “Succede a tutti!” mi hanno detto e scritto. Ho avuto un minuto di terrore: mi sono sentita per un momento Henry di fronte a Sally nella celebre scena del film in cui lei simula un orgasmo da grande serata mentre aspetta l’insalata. E d’improvviso non era più così divertente!
Se è vero che tutti gli uomini fingono a letto, allora qualcuno (almeno uno) ha finto anche con me. Ma come ha fatto? E perché?

I tre orgasmi maschili. Indagando, ho scoperto che la rete pullula di attori della finzione orgasmica, che non solo si vantano di essere riusciti a non farsi scoprire, ma si confrontano su tecniche, esercizi e performance conservando il segreto dei segreti: per gli uomini, fingere l’orgasmo vale quanto il piacere di simularlo. Tra le pagine di The Frisky (thefrisky.com) , ad esempio, esistono veri e propri tutorial che insegnano passo a passo a un uomo a fingere il proprio orgasmo. Prima di tutto, occorre scegliere che tipo di orgasmo si vuole simulare. Di norma, la scelta avviene tra tre tipologie: secco, retrogrado e mascherato. L’orgasmo secco avviene quando un uomo raggiunge il culmine del piacere senza però emettere alcun liquido seminale. Non è frequente, ma può succedere. E siccome è un orgasmo che avviene senza controllo e in modo casuale, è una delle scuse più frequenti usate da un uomo che finge una volta tanto o con una nuova partner. Il secondo tipo di orgasmo che si può fingere è quello retrogrado, che, al contrario del precedente, non può succedere a caso: occorre che un uomo riesca a controllare così bene i sui muscoli pubococcigei (ben più noti come muscoli di Kegel) da riuscire non solo a non portare l’eiaculazione all’esterno, bensì a respingerla addirittura all’indietro verso la vescica. Una vera e propria prova di volontà ai danni dell’istinto e della salute visto che, come ricorda il blog ExpliKate (cfr. kate-book.com), allenando questi muscoli si può partecipare alle gare di lancio del seme a grande distanza. Fingere l’orgasmo retrogrado non è facile e non è nemmeno così credibile: rispedire indietro quello che la natura ha programmato per lanciarsi nel vuoto è una dolorosa tortura a cui davvero pochi uomini si sottoporrebbero volontariamente. Infine, il più praticato è certamente l’orgasmo mascherato, definito così perché viene nascosto da una vera e propria “maschera per l’eccitazione maschile”: il profilattico. Qui la cosa è semplice: si indossa il preservativo, si finge di venire appena in tempo prima che cali l’erezione, poi ci si sfila svelti “la maschera” da sotto le lenzuola e si eliminano rapidamente tutte le prove, prima che la partner si insospettisca e inizi un’indagine per verificare l’effettiva emissione di campioni di dna.

A letto in tre. Perché un uomo debba fingere è presto detto: perché non vuole fare brutta figura. Nonostante la seduzione sia spesso definita “un gioco”, i modelli socio-culturali impongono che l’uomo sia una macchina del sesso, sempre disponibile e votato alla sua piena soddisfazione sessuale. Una situazione indubbiamente stressante, che non è solo della specie umana. La BBC e la rivista PNAS – Proceedings of the National Academy of Science ricordano che in natura sono molti i casi in cui la riproduzione è fatale per il maschio della specie. Il più celebre è il maschio di vedova nera che quasi sempre viene ucciso all’ormone dello stress prodotto durante l’accoppiamento. Recente è invece la scoperta di alcune specie di marsupiali australiani (antechinus, phascogale e dasykaluta) che si accoppiano ininterrottamente con più femmine possibili fino a morirne. Gli esseri umani usano il sesso proprio per abbassare l’ormone dello stress: una terapia efficace, soprattutto quando si riesce a raggiungere l’orgasmo. Un fenomeno rimasto quasi sconosciuto fino agli anni ’50, quando la scienza iniziò a studiarne i meccanismi in laboratorio. Si è così scoperto che per gli uomini esistono due momenti: l’emissione del liquido spermatico alla base dell’uretra e la sua conseguente, inevitabile, espulsione attraverso l’eiaculazione. Il tutto per un massimo di 10 secondi. Per le donne, il meccanismo è più complesso e i tempi almeno quadrupli. E se è vero che l’orgasmo soddisfa tutti, è altrettanto vero che nello stesso letto ci si può divertire a trovare alternative altrettanto intriganti.

Soddisfatte o accontentate. In settembre il Journal of Sex Research ha pubblicato uno studio in cui 311 uomini e 449 donne hanno tentato di definire cosa si intende per appagamento sessuale. Insomma: quando possiamo dirci soddisfatti a letto? La parola più usata è stata “mutuality” ovvero: reciprocità, seguita dal piacere inteso in senso generale e non direttamente connesso all’orgasmo. Il risultato dello studio è stato qualcosa che tutti conosciamo: siamo pienamente soddisfatti in una relazione quando l’interazione fisica e psicologica è soddisfacente per entrambi. Di più: siamo davvero felici solo se l’altro lo è. E questo sia nella relazione che nel sesso. E se la statistica ci ricorda che solo il 5% delle volte che andiamo a letto con un uomo riusciamo ad avere un orgasmo simultaneo, traendo dunque entrambi il massimo piacere fisico e psicologico, è pur vero che se uno dei due sta fingendo è lui per primo a privarsi di una grossa componente del piacere: la complicità.

I mille volti del piacere. Da Mr.Big a Mr. Gray (ovvero da Sex & the city a 50 sfumature di grigio) esiste una mitologia tutta femminile che misura l’appetibilità di uno scapolo principalmente dal suo livello di testosterone. Ma è davvero così? O libri, cinema e televisione sono completamente fuori strada? Il sito per incontri Match.com ha pubblicato una ricerca effettuata sui propri iscritti da cui emerge quello che vogliamo da un uomo dipende dalla nostra età. Così, le donne tra i 18 e i 24 anni cercano partner fisicamente prestanti e con cui abbiano in comune interessi e amicizie. Tra i 25 e i 34 l’intesa sessuale diventa prioritaria, così come l’ambizione personale. Fino a 44 anni si scelgono partner più giovani, invertendo poi la preferenza tra i 45 e i 54 anni. Infine, oltre i 55 anni, le donne cercano uomini colti, intelligenti e con un buon senso dell’umorismo. Dal suo blog il dottor Zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale (cfr. dr-zucconi.it) ci ricorda che alla base di ogni intesa sessuale soddisfacente c’è l’ascolto delle proprie sensazioni e la reattività sessuale che si raggiunge solo quando si è attenti e complici nella condivisione delle emozioni e, di conseguenza, anche nell’espressione dell’intimità erotica. La bugia a letto è un peccato veniale e può capitare: almeno il 50% delle donne ammette di averla detta e, oggi, anche un uomo su quattro; anche se la dottoressa Wendy Walsh, responsabile della ricerca pubblicata su DatingAdvice.com ci ricorda che gli uomini tendono a riportare un numero minore di defaillance sessuali rispetto alla realtà. L’importante è però che non sia un’abitudine: la soddisfazione dei bisogni sessuali avviene solo dove c’è onestà, che è a sua volta il presupposto per una vera intimità sentimentale ed emotiva.